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Informazioni utili online sulla parola italiana «senno», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Senno

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
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Informazioni di base

La parola senno è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: nn. Divisione in sillabe: sén-no. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con senno per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Dopo la disgrazia che gli è capitata è uscito di senno.
  • E' un ragazzo senza senno, gli insegnamenti della famiglia non sono serviti a nulla!
  • Con il senno di poi si comprende che alcuni errori potevano essere evitati.
Citazioni da opere letterarie
Fior di Sardegna di Grazia Deledda (1917): Così la pensava don Salvatore; ma siccome era uomo di senno e abbastanza istruito nella sua qualità di cavaliere e proprietario, pensava pure che secondo i paesi i costumi; e i costumi di Sassari dovevano essere assai diversi da quelli di X***, perché Marco Ferragna, nel chiedere la mano di Lara, vestito inappuntabilmente in abito da società, e inguantato, aveva gli stivaletti verniciati, il che non si vedeva tutti i giorni in X***.

L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): “Tu sei un Gentil Huomo, e poco manca a che tu possa diventare quello che a Parigi chiamano un Honest'Huomo abile nelle tenzoni verbali quanto in quelle di spada. E saper formular Metafore, e quindi a vedere il Mondo immensamente più vario di quanto non appaia agli indotti, è Arte che si apprende. Ché se vuoi sapere, in questo mondo in cui tutti oggi dan fuor di senno per molte e maravigliose Machine - e alcune ne vedi, ahimè, anche in questo Assedio - anch'io costruisco Machine Aristoteliche, che permettano a chiunque di vedere attraverso le Parole...”

Chi fu? di Luigi Pirandello (1896): Credetemi, vi prego. Io non sono capace d'inventare una cosa simile. Non saprei riferirvi parola per parola quel che mi disse; ma comprenderete agevolmente che certe idee non possono uscire dal mio cervello, perché Jacopo Sturzi, quantunque uomo intemperante assai, fu un vero filosofo, filosofo originalissimo, e mi ha parlato col senno dei morti.
Proverbi
  • Del senno di poi son piene le fosse.
  • Il domandare è senno, il rispondere è obbligo.
Espressioni e Modi di Dire
  • Col senno di poi

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per senno
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cenno, sanno, segno, seino, senso, sento, sonno, tenno.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: benna, benne, cenni, henné, penna, penne, renna, renne, tenne, tenni, venne, venni.
Con il cambio di doppia si ha: secco, seggo, sello, serro, sesso, setto.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: seno.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: spenno.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: bonne, donne, gonne, nonne.
Parole con "senno"
Finiscono con "senno": transenno, transennò.
Incastri
Inserendo al suo interno tiro si ha SENtiroNO; con minerà si ha SEmineraNNO; con parerà si ha SEpareraNNO; con taccerà si ha SEtacceraNNO; con vizierà si ha SEvizieraNNO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "senno" si può ottenere dalle seguenti coppie: seconda/condanno, seda/danno, sei/inno, seminerà/mineranno, seno/nonno, separerà/pareranno, sera/ranno, seria/rianno, sesta/stanno, setaccerà/tacceranno, sete/tenno, sevizierà/vizieranno, senari/arino, senato/atono, sensali/salino, sensi/sino, sensibili/sibilino, sensisti/sistino, senso/sono, sensoria/soriano, sentendo/tendono...
Usando "senno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: base * = banno; fase * = fanno; rase * = ranno; * nota = senta; * note = sente; * noti = senti; * noto = sento; tese * = tenno; spese * = spenno; accese * = accenno; * notano = sentano; * notina = sentina; * notine = sentine; * notori = sentori; * notiamo = sentiamo; * notiate = sentiate; * notiste = sentiste; * notisti = sentisti; riaccese * = riaccenno; * noologia = senologia; ...
Lucchetti Riflessi
Usando "senno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * onta = senta; * onte = sente; * ontano = sentano.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "senno" si può ottenere dalle seguenti coppie: seni/noi, senologia/noologia, senologie/noologie, senta/nota, sentano/notano, sente/note, senti/noti, sentiamo/notiamo, sentiate/notiate, sentina/notina, sentine/notine, sentissimo/notissimo, sentiste/notiste, sentisti/notisti, sento/noto, sentori/notori.
Usando "senno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: fanno * = fase; ranno * = rase; * danno = seda; * ranno = sera; seno * = nonno; * sino = sensi; * sono = senso; * tino = senti; * tono = sento; * rianno = seria; * arino = senari; * atono = senato; * condanno = seconda; * salino = sensali; * tirano = sentirà; * titano = sentita; * torino = sentori; * mineranno = seminerà; * sistino = sensisti; * soriano = sensoria; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "senno" (*) con un'altra parola si può ottenere: * gi = segnino; eta * = esentano; ora * = oseranno; * dai = sedanino; * mia = seminano; asta * = assentano; bara * = baseranno; coti * = cosentino; diga * = disegnano; dora * = doseranno; gara * = gaseranno; inca * = inscenano; pera * = peseranno; rata * = rasentano; rati * = rasentino; rara * = raseranno; rito * = risentono; * alti = salentino; * cera = secernano; * cero = secernono; ...

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Mente, Senno, Ragione, Intendimento - La Mente è il campo nel quale il Senno, la Ragione, l'Intendimento si esercitano. Mente si usa qualche volta per memoria; tenere a mente, avere in mente. Uomo di gran mente è quello che è dotato di grandi facoltà intellettuali non solo, ma di grande capacità pratica eziandio: concepisce cose grandi e sa farle volgere a felice compimento. L'intendimento vale a intendere, a capire; la ragione, a discernere il bene dal male; il senno, a operare. Senza la ragione, l'uomo non sarebbe diverso dai bruti; senza l'intendimento, sarebbe stupido e ignorante; privo di senno, non saprebbe condursi con giudizio, con prudenza. (Zecchini). [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Mente, Senno, Ragione, Intendimento - La mente è il campo nel quale il senno, la ragione, l'intendimento si esercitano: mente si ha qualche volta per memoria; tenere a mente, avere in mente: uomo di grande mente è quello che è dotato di grandi facoltà intellettuali non solo, ma di grande capacità pratica eziandio: concepisce cose grandi e sa farle volgere a felice compimento. L'intendimento vale a intendere, a capire; la ragione, a discernere il bene dal male; il senno, a operare: senza la ragione, l'uomo non sarebbe diverso dai bruti, senza l'intendimento sarebbe stupido e ignorante; privo di senno, non saprebbe condursi con giudizio, con prudenza. [immagine]
Discernimento, Giudizio, Conoscimento, Senno, Buon senso, Senso comune - Il discernimento è un certo fatto, per mezzo del quale sappiamo distinguere e conoscere: il giudizio è propriamente quell'interno senso che ci fa capaci di giudicare: il giudizio dell'uomo ha varii gradi corrispondenti ai diversi periodi della sua vita: a sette anni comincia l'età del giudizio; dai venti ai trenta si mette; dicesi, il dente del giudizio; dai trenta in su, si deve avere giudizio; eppure a tutte le età si va soggetti a perderlo per cose da nulla. Il conoscimento precede e deve precedere il giudizio; perchè come mai si giudicherebbe rettamente di cosa senza conoscerla? Il senno vien dopo; di rado contemporaneamente; si fa senno molte volte quando non è più tempo; però, una mancanza, uno o più scapucci ci fanno far senno per l'avvenire. Per il conoscimento vediamo le idee nei fatti; per il discernimento le pesiamo, le classifichiamo, le adopriamo con giudizio, o tutto al più con quel qualsiasi senno di cui siamo capaci. Il buon senso è fratello, o se meglio così vogliamo, figlio della ragione: è quella capacità di ragionare così all'ingrosso sulle cose che ha l'uomo quando ha la testa a luogo, abbenchè non guidato da studio o cognizioni speciali: talvolta il buon senso più rettamente guida nella comprensione del vero e nel proferirne giudizio, che l'intricato ammasso delle leggi, de' commenti, delle decisioni. Il buon senso del popolo, fu detto più volte, intravvede o sente più sanamente nelle cose di giustizia e di convenienza, che il filosofo guidato dal filo delle proprie speculazioni. Il senso comune è quel grano o grado di senno e di giudizio per cui si vede a sufficienza chiaramente e rettamente nelle cose ovvie, ne' casi della vita; senza quello l'uomo non sarebbe dissimile dagli animali bruti; è la ragione, o meglio il raziocinio in pratica. Quante sublimi speculazioni non furono spacciate e credute, le quali, viste a mente quieta, si riconobbero prive di senso, non dirò già filosofico, ma del buon senso comune! [immagine]
Prudenza, Saviezza, Sapere, Senno - La prudenza è una certa oculata ritenutezza nell'operare, per cui non si fa passo e non si dice parola che possa recare pregiudizio a noi o ad altrui; è parte essenziale della saviezza, la quale è un quid medii fra la morigeratezza ed il sapere; savio parlare, savia decisione, savii costumi. Il sapere poi riguarda la dottrina specialmente e l'esperienza che fa tesoro di cognizioni anco pratiche; il senno riguarda il criterio, il raziocinio, in quanto sono basati sulla prudenza e sul sapere. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Senno - S. m. Prudenza, Sapere. Albert. cap. 49. (C) Nel mondo (sono) due cose, che ascose non fanno prode: avere sotterra posto, e senno in petto chiuso. Dant. Inf. 7. Ordinò (Dio) general ministra e duce (la Fortuna non déa, ma spirito celestiale), Che permutasse a tempo li ben' vani Di gente in gente… Oltre la difension de' senni umani. E 8. Ed io, rivolto al mar di tutto 'l senno (Virgilio) Dissi:… Petr. Son. 31. part. II. Ov'è 'l valor, la conoscenza, e 'l senno. Bocc. Nov. 8. g. 6. A cui di senno pareva pareggiar Salomone. Tes. Br. 3. 5. E perciò è ben senno a mostrare che campi l'uomo dêe isciegliere. E 8. 32. Senno non vale là ove l'uomo vuol seguire in tutto suo volere. Amm. Ant. 1. 1. 15. Di rado fa meschianza bellezza con senno. E 1. 2. 6. Senno e consiglio spesso si truova in colui, al quale natura non ha dato forza. Cavalc. Med. cuor. 34. Dunque senno è amar lo nimico, e rendergli ben per male. Dittam. 1. 25. Oh quanto è senno, quando cosa alcuna Buona innanzi t'appar, prenderla tosto, Che poi passata riguardar la luna! Cron. Morell. 288. Il domandare è senno a chi sa più di sè. Greg. Lett. Fed. 75. (Man.) Tu scrivesti a noi, che la nostra lettera parve molto da maravigliare ne' tuoi senni, ma molto più parve la tua ne' nostri.

Prov. Del senno di poi ne son ripiene le fosse; e si dice a coloro che dopo il fatto dicono quel che si doveva, o si poteva far prima. Lasc. Sibill. 5. 8. (C) Del senno di poi ne son piene le fosse. T. Prov. Tosc. 275. – Lo cita anche Aless. Manz.

Prov. Ognun va col suo senno al mercato. T. Prov. Tosc. 275. = Ognun sa tanto, o quanto, ovvero gli par sapere; o veramente A ognuno pare aver senno a sufficienza. (C) Può anco significare, che A far bene le cose l'altrui aiuto o consiglio non serve; bisogna metterci qualcosa di proprio.

2. Per Uomo assennato, Sapiente. Dant. Inf. 4. (C) Sicch'io fui sesto tra cotanto senno. [Camp.] Dittam. I. 4. Non per morir, ma per campar mi diedi A seguir tanto ardire, e da più senni Confortato ne son che tu non credi. Salvin. Disc. 1. 350. (M.) Non si vergognò tanto senno, quale era Catone, far vedere i fichi in Senato.

3. Per Intelletto, Giudizio. Bocc. Nov. 4. g. 7. (C) Ben potete a questo conoscere il senno suo. E nov. 7. g. 8. Hai veduto dove costui è venuto a perdere il senno? Ar. Fur. 34. 82. Poi giunse a quel che par sì averlo a nui, Che mai per esso a Dio voti non ferse: Io dico il senno; e n'era quivi un monte, Solo assai più che l'altre cose conte. E 83. Quella è maggior di tutte, in che del folle Signor d'Anglante era il gran senno infuso; E fu tra l'altre conosciuta, quando Avea scritto di fuor: senno d'Orlando. [G.M.] Segner. Quares. 5. 9. Non conviene a me di arrogarmi licenza tale in un consesso sì nobile, dove ho tanti che mi potrebbero esser padri per senno.

4. [Camp.] Per Consiglio, Opinione, Sentenza, ecc. Guid. G. XV. 40. Per che io maledico tal senno che ad assai grave onta torna.

5. † Per Senso, Sentimento corporale. Albert. cap. 10. (C) Li primi movimenti, li quali nascono dalli cinque senni, cioè dal viso, dall'udito, dall'odorato, dal gusto, dal toccamento, in noi non sono, ma da Domeneddio, lo quale n'apparecchia quelli senni, perchè solo per vedere o udire cosa piacevole ti muovi ad amarla. Tes. Br. 1. 15. Noi avanziamo gli altri animali, non per forza nè per senno, ma per ragione; e la ragione è nell'anima, ma senno e forza sono nel corpo: e alle corporali cose basta bene lo senno della carne; ma alle cose non corporali è mestiere la ragione dell'anima. Volg. Ras. Il cerebro fece Iddio, acciocchè egli fosse origine e radice de' senni e de' movimenti volontarii. T. Altri in taluno di questi es. potrebbe leggere Senso: ma Senso valeva pur Senno; onde parlasi tuttavia di Buon senso.

6. Senno comune, lo stesso che Senso comune. Non com. Salv. Oraz. Traduz. 143. (Man.) Tutti i cittadini che hanno in sè punto non dirò di prudenza, ma di senno comune. Salvin. Annot. Mur. 2. 162. Per sapere e per dichiarare i nostri concetti serve l'ingegno, il comun senno, l'esperienza, l'uso, la ragione.

Senno naturale, per Discorso naturale. Belc. Vit. Colomb. C. 312. (M.) I quali l'avevano in grande riverenza, perchè pareva loro uomo di gran senno naturale, e sapienza spirituale.

7. † Per Significato di voci e locuz. Amm. Ant. 9. 4. 7. (C) Pregoti che non metti parola per parola, ma senno per senno, perocchè spesso, quanto s'attende la proprietà delle parole, si perde il verace intendimento. [Camp.] Fr. Giord. Tratt. 109. Ma prima ispognamo e vediamo il senno di quella parola che scrive Moises, che disse Iddio: Fiat lux, et facta est lux. [Fanf.] E Tre Pred. 27-28. Questi tre senni hae questa parola. Dico prima che assunto s'intende…

8. Per Parere. Cas Lett. 60. (C) La pistola al Cardinal Farnese è copiosa e pura, e bella, e prudente, come l'altre scritture di V. S., e s'io debbo dire interamente il mio senno, ancora non so come, più bella delle altre sue epistole, che sempre mi sono parute bellissime.

9. Per Saggio consiglio. Cavalc. Med. cuor. 169. (M.) Ci ammonisce la Scrittura, e dice: Non dar tristizia all'animo tuo (per la morte di alcuno)… A questo senno si tenne Davide santissimo, che essendogli morto un suo figliuolo… non ne pianse, anzi mutò miglior vestire, e tenne corte, e fece convito.

† In mal senso. Stor. Pist. 129. (C) Credette con senno ingannare lo Re Giovanni. E 130. Temerono che lo Re non lo ingannasse, e per senno li togliesse Bologna.

10. Senno, colle prep A, Per davanti, vale Volontà, Arbitrio, Modo, Piacere. Dant. Inf. 21. (C) Lasciali digrignar pure a lor senno. Bocc. Nov. 4. g. 5. Dormavi,… a suo senno. E nov. 4. g. 9. Non ne vorrà meno di trentotto, come egli me ne prestò, e fammene questo piacere, perchè io gli misi a suo senno. Pass. 217. Io voglio dare a costui che venne tardi, del mio a mio senno, avvegnachè non l'abbia meritato. Tass. Am. 2. 3. S'a mio senno farai, sarai felice.

Coll'A, non è morto; col Per è inusit. G. V. 1. 38. 6. Nessuno di loro ebbe acquistata la grazia di nominare la città per lo suo senno e sua volontà.

11. Da senno, avverbialmente, e vale In sul sodo, Seriosamente. (C) Vive ne' dial. ven., contr. di Per celia, o Leggermente.

[G.M.] Segner. Quares. 5. 9. Che inaspettata interrogazione è questa? Parlate voi da scherzo, o da senno? E Crist. instr. 1. 248. Dolersi di vero senno. (Men com.)

Talora per maggior efficacia vi si aggiunge la voce Buono. Non com. Sen. ben. Varch. 1. 4. (M.) Ma quegli che vogliono sanare gli animi…, favellino da dovero, dicano da buon senno.

Talora vi si aggiunge pure la voce Maladetto, e prendesi sempre in cattiva parte. Cavalc. Discipl. Spir. 194. (M.) Anzi alcuna volta scoprendo che il loro confessarsi peccatori non veniva da umiltà, ma da superbia, se n'adirano da maladetto senno.

12. Di senno mio, tuo, e sim., vale A mio, A tuo senno, e sim. Non com. Segner. Mann. Giugn. 15. 3. (M.) Non è… verisimile… che sia miglior per te quello stato in cui Dio ti ha posto, che non quell'altro a cui tu intendi innalzarti di senno tuo.

13. Altri modi, e anche in alcuno de' sensi già dichiarati.

[Camp.] Divenire fuori di senno, per Impazzire. Somm. 48. Quando sua madre tornò e trovò el fatto, ella divenne quasi fuor di senno, d'ira e di dolore. T. Col Divenire, inusit. Ma vive Uscire del, È, Non è nel suo senno. Ha, Non ha tutto il suo senno.

[Camp.] Essere di miglior senno, per Ubbidire alla ragione, Non declinare dal giusto, dall'onesto. Non com., ma s'intende. Met. IX. Io feci tutte le cose, gli Dii mi sono testimonii, acciò ch'io fossi del miglior senno (ut sanior essem).

14. Esser di senno suo, o sim., vale Esser di suo capo, Confidar troppo nel proprio parere. Non com. Vit. SS. Pad. 2. 364. (M.) Cadde miserabilmente, perciocchè non ebbe discrezione, e fu di proprio senno.

15. Essere fuori del senno. Aver perduto il senno. Dant. Maj. in Raccolt. Rim. ant. tos. 1. 243. (Gh.) E ben fui, lasso! dello senno fore (fuori) Lo giorno ch'io mi misi in sua possanza.

16. Essere in buon senno, vale Essere in cervello. Non com. così. Bocc. Nov. 6. g. 7. (C) Io credo fermamente che egli non sia in buon senno. E Corbac. 195. ediz. fior. (Gh.) Tu non sai ove tu ti se'. Se' tu in buon senno? Tu farnetichi a santà, e anfani a secco.

17. Essere senno di fare una cosa. Essere da uomo assennato il farla. Cavalc. Specch. pecc. 94. (Gh.) E però è senno di confessarli (i peccati), e di purgarli,…

18. [Camp.] Fare a suo senno, per Operare secondo il proprio volere. D. 2. 27. Libero, dritto e sano è 'l tuo arbitrio, E fallo fora non fare a suo senno. [Camp.] D. 2. 19. Poi ch'io potei di me fare a mio senno, Trassimi sopra quella creatura.

[Camp.] Fare a senno altrui, per Obbedire alle altrui persuasioni, ecc. Aquil. I. 59. E soggiungeva: che se ella facesse a suo senno, ch'ello la exaltería sopra tutte l'altre donne.

19. Fare senno, o gran senno, vale Fare saviamente. Petr. Son. 185. part. II. (C) Il mio cor, che per lei lasciar mi volle, E fe' gran senno, e più se mai non riede, Va or contando… Bocc. Nov. 7. g. 8. Perciocchè meglio di beffare altrui vi guarderete, o farete gran senno. Nov. ant. 100. 2. Voi volete credere ad altrui più che a me; e di ciò non fate nè bene, nè senno. Car. Apol. 193, in fine. (Gh.) Secondo me farete gran senno di ritirarvi alla buca;…

20. Far tornare alcuno nel senno. Farlo rinsavire. Fr. Jac. Tod. p. 190. str. 4. (Gh.) Di grazia gli dà un'esca (cibo), Che nel senno il fa tornare.

21. † Saper per lo senno a mente, Aver piena e indubitata contezza, Saper benissimo, minutamente, Avere esattamente a memoria. Varch. Stor. 12. 449. (C) In Firenze vivono ancora, se non più, diecimila persone, le quali le sanno… per lo senno a mente. Galil. Sist. 27. Ci sono molti, che sanno per lo senno a mente tutta la Poetica, e sono poi infelici nel compor quattro versi solamente.

22. Trarre del senno, o Di senno, Far impazzare. Bocc. Nov. 6. g. 7. (C) Molti sono, li quali, semplicemente parlando, dicono che amore trae altrui del senno.

23. Uscir di senno o del senno, vale Impazzare. Nov. ant. 99. 10. (C) E così uscirete voi di senno, e farete vergogna a tutta cavalleria. Amet. 26. Laonde Ameto riguardandole, in sè moltiplicando le ammirazioni, quasi di senno esce.

[Camp.] † Guid. G. XV. 49. A tanto comincia Andromaca uno sì gran duolo, che poco ch'ella non ne uscì di suo senno. = Vit. S. Domitil. 291. (C) Ora dicono che tu sei uscita fuori di senno. Cavalc. Att. Apost. 158. Tu se' fuori del senno, o Paolo, e parmi che la molta lettera ti fa uscire del senno. Allora Paolo rispuose: Non sono pazzo, e non sono fuori del senno.

[Camp.] † Guid. G. XV. 107. Quando Achille udì ciò, sì gli grava molto, e tanto lo distringe, ch'elli uscìo di suo dritto senno.

[T.] Il gr. ha una voce sim. Σύνεσις che Aristot. dice concernere il giudizio, distinto da Φρόνεσις che concerne in specie l'operare; e il nostro Senno li comprende ambedue. Altri lo deriva da Senium; e l'esperienza dell'età aiuta al Senno; onde il Tasso con metaf. non da ridire, Pensier' canuti. Da Senium derivano anco il fr. Soin, che signif. e Cura provvida diligente affettuosa, e anco le Cure che fanno prima del tempo invecchiare. Altri deriva l'it. da Sentio, Sensus; commutata la S in un'altra N, come Posuit da Pono. – Germ. Sinn, Pensiero, Mente, Anima. In Sinn Kommen, Venire in pensiero, gli ant. It. Sapere per lo senno a mente. E le idee di Memoria e di Giudizio congiunge anche il pop. it.; e i Fr. Apprendre par coeur; nè la memoria nè il senno nè la mente posson dividersi dal volere. In Pl. Si hocce caput sentit (sapit). E Insensato diventa aff. anco a Dissennato, Forsennato. E Giudizio eziandio vale Senno. In Quintil. Ex animi sententia, corrisponde al nostro Da senno, Davvero, Con seria coscienza.

II. T. La facoltà naturale, più o meno esercitata. In questo rispetto distinguesi da Cuore; in quanto concerne l'intendere e l'operare di buon giudizio; Cuore, la volontà più o meno abitualm. affettuosa. Egli ha senno e cuore. – Uomo di senno e di cuore. Ma l'una cosa, da senno (sul serio e in fatto) non può senza l'altra.

T. D. 1. 16. In sua vita Fece col senno assai e con la spada. Tass. Ger. Molto egli oprò col senno e, con la mano; Molto soffrì. Più gen. e più bello Mano che Spada; più bello Molto soffrì che in Virg. Multa quoque et bello passus. Il patire dimolto, senza il ben soffrire, non assenna.

[Pol.] Cronichett. d'Amar. 61. La natura gli ha fatti grandi di corpo, ma e' non hanno senno. – Modo prov. Gli avanza il senno come la cresta alle oche.

Segnatam. del giudicare. [Pol.] D. 1. 16. Ahi quanto cauti gli uomini esser denno Presso a color che non veggon pur l'opra, Ma per entro i pensier' miran col senno.

T. Quindi il modo Conviene far senno, che dicesi e del giudicare e del volere e dell'operare. Non già che l'uomo possa farselo tutto da sè; ma rifarlo intero, se l'ha per colpa sua macolato, e farselo sempre più saldo.

III. T. Siccome dicesi Giudizio per Uso di ragione, Senno ha sim. senso. [Cors.] Dial. S. Greg. 2. 42. Una femmina pazza, avendo in tutto perduto il senno, andava tuttodì errando e vagando per le selve. [Pol.] S. Bern. Op. penit. 40. Per quelli amari dolori ella era quasi tutta smarrita del senno. T. Smarrire il senno, meno che Perderlo. Prov. Tosc. 320. Vino dentro, Senno fuori. Arrigh. 1. 24. Colui è troppo matto, colui è troppo fuori del senno, il quale nuoce all'innocente. Qui ha senso e intell. e mor.; come può averlo anche Matto. Svanito di senno, può l'uomo essere altresì per età; e anco per voler averne troppo del senno.

IV. T. Siccome e Sensum e Sensus e Sententia vale Sentimento, anche aff. a Giudizio e Opinione; Senno così. [Pol.] S. Bern. Op. penit. p. 7. Non voler seguire il tuo senno in niuna cosa (locuz. mor., perchè insegna a non si fidare del proprio giudizio, anche quando se n'abbia, e sia retto).

T. Quindi il modo avverb. A senno mio, A senno vostro, A tuo senno. – Fa' pure a tuo senno: te ne pentirai. Razz. Vit. uom. ill. 75. Quelli che… fanno ogni dì leggi a lor senno, non per altro che per distruggere i loro avversarii, adonestano questa loro tirannide con chiamarsi amici della libertà, là dove ne sono nimicissimi.

T. Non usit., ma bello, perchè accenna al dominio della mente da conservarsi anco nel soddisfacimento de' più legittimi corporali bisogni. [Pol.] S. Bern. Op. penit. 8. Quando vai a mangiare leva la mente a Dio, e pregalo che ti dia grazia di mangiare al senno dell'anima, e non a voluttade del corpo.

V. Del parlare. T. G. Gozz. Nov. 34. È cosa facile parlare con senno, e difficile il mettere a esecuzione quello che così bello in parole riesce.

[Cast.] Eg. Rom. Regg. Princ. lib. 3. Le conviene (la gente di chi governa) avere otto cose, o otto senni e insegnamenti. T. Non com.; ma Senni plur. in senso più gen. in D. 1. 7. E per cel., di pers. V. num. ult. – Con questi senni c'è da andare a vele gonfie incontro a uno scoglio.

VI. Segnatam. dell'operare. T. Prov. Tosc. 138. Dove la fortuna gioca più che il senno, la gente vi corre (per rompervi dentro). D. 2. 6. Fiorenza mia, ben puoi esser contenta… Mercè del popol tuo, che sì argomenta. Molti han giustizia in cuor, ma tardi scocca Per non venir senza consiglio all'arco; Ma il popol tuo l'ha in sommo della bocca. Molti rifiutan lo comune incarco; Ma il popol tuo sollecito risponde Senza chiamare… Or ti fa lieta… Tu ricca, tu con pace, tu con senno… E, se ben ti ricorda e vedi lume… Prov. Tosc. 260. Senno, vince astuzia.

VII. L'opera stessa fatta con senno. [Pol.] G. V. 7. 68. Parea loro il migliore e più senno di avere presa la terra ad ogni patto.

VIII. Modi com. all'operare e al dire e al giudicare. T. Le opere generose e le generose parole possono farsi senno a' presenti e agli avvenire, purchè si voglia. [Cors.] Espos. P. N. 39. Da' buoni e da' savi egli prenda senno. T. Uomo che dimostra senno e nel dire e nel fare e nell'astenersi e nel tacere, e nell'accettare e nel non accettare.

IX. Gradi. T. Prov. Tosc. 262. Denari, senno e fede, ce n'è manco che l'uom crede. E 156. Chi ha ventura, poco senno gli basta (non è vero: la buona ventura può fargli perdere quel poco ch'egli ha).

T. Chiunque abbia un po' di senno, lo vede. Modo d'ammonire con severità più efficace perchè suona più temperata).

X. Epit. di lode. T. Maturo senno. Fermo. Sicuro. – Buon senno, pare inut.; quando non s'accenni a chi pretende o ha fama d'averne, e l'ha per chiasso. [Pol.] Sent. Mor. 1. 26. Virtù (valore) senza senno, è detta temerità.

Col Di. [Pol.] Din. Comp. lib. 1. Nobile cavaliere e di gran senno e bontà. T. Giovane di senno.

XI. Delle pers. assennate. T. Prov. Tosc. 148. Onora il senno antico (può intendersi anco di cose e parole; delle stesse pers. è più bello. Più chiaro nel cit. di D. 1. 4.)

T. Di Salomone un ant.: Egli arebbe il terzo senno da Adamo (che Adamo e G. C. soli sarebbero più sapienti di lui). Potrebbesi, segnatam. per iron., Egli è il centesimo senno del nostro Parlamento. – Nel Consiglio di Stato compisce la dozzina de' senni; è un de' segni di questo zodiaco. – Il fiore del senno toscano, italiano, i più prudenti e virtuosi, meglio che i più eruditi di quel paese.
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