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Informazioni utili online sulla parola italiana «scoppiare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Scoppiare

Verbo

Scoppiare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare sia avere che essere. Il participio passato è scoppiato. Il gerundio è scoppiando. Il participio presente è scoppiante. Vedi: coniugazione del verbo scoppiare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di scoppiare (saltare in aria, esplodere, spaccarsi, crepare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti

Informazioni di base

La parola scoppiare è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: pp. Divisione in sillabe: scop-pià-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con scoppiare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Quella gomma è così consumata che rischia di scoppiare.
  • Con questa crisi si rischia di fare scoppiare una rivoluzione.
  • Fate attenzione ai fuochi d'artificio: potrebbero scoppiare accidentalmente!
Citazioni da opere letterarie
L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): Li fece scoppiare fuori tutti a un tratto. Al gemito dei fasciami facevano bordone i lamenti dei marinai, il mare vomitava su di essi ed essi vomitavano nel mare, e talora un'onda li avviluppava in tale maniera che dalle rive qualcuno avrebbe potuto scambiare quel ponte con una bara di ghiaccio, intorno a cui le folgori si accendevano come ceri.

Donato del Piano di Federico De Roberto (1888): Pietà, Signore, pietà!… La mente si perde, la vita si spegne…. Tutto è sospeso in me, d'intorno a me. Io ho la sensazione dell'arresto del tempo. Nel silenzio delle cose aspettanti, si ode il battito lento del mio cuore così gonfio di sangue e di lacrime che sta per scoppiare…. O Sogno! Sogno! Sogno!

Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Non è possibile, mille volte possibile, ch'io non sia altro che un frigido lettore di libri, riscalducciato ogni tanto dai focolari altrui, reso spiritoso dallo spirito degli altri, e che abbia scambiato il sommesso borbottio di un'anima ambiziosa col gorgoglio di una vena pronta a scoppiare e sgorgare, ad abbeverare la terra e a rispecchiare il cielo? Più ci penso la cosa mi sembra comune, verosimile, naturale.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per scoppiare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: scoppiate, sdoppiare.
Con il cambio di doppia si ha: scocciare.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: scopi, scopare, scopa, scopre, scope, sciare, scia, scie, sopire, sopì, soia, soie, spiare, spia, spire, spie, sire, coppie, coppa, coppe, copiare, copia, copie, copi, copre, core, care, pare.
Parole con "scoppiare"
Finiscono con "scoppiare": riscoppiare.
Parole contenute in "scoppiare"
are, pia, oppi, coppi, oppia, coppia, scoppi, oppiare, scoppia. Contenute all'inverso: era.
Incastri
Si può ottenere da scopre e pia (SCOPpiaRE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "scoppiare" si può ottenere dalle seguenti coppie: scodo/doppiare, scoppi/pipiare, scoppiai/ire, scoppiamo/more, scoppiata/tare.
Usando "scoppiare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areno = scoppino; * remo = scoppiamo; * areata = scoppiata; * areate = scoppiate; * areati = scoppiati; * areato = scoppiato; * rendo = scoppiando; * resse = scoppiasse; * ressi = scoppiassi; * reste = scoppiaste; * resti = scoppiasti; * ressero = scoppiassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "scoppiare" si può ottenere dalle seguenti coppie: scoppierà/areare, scoppiata/atre, scoppiato/otre.
Usando "scoppiare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erano = scoppino; * ermo = scoppiamo; * erta = scoppiata; * erte = scoppiate; * erti = scoppiati; * erto = scoppiato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "scoppiare" si può ottenere dalle seguenti coppie: scoppia/area, scoppiata/areata, scoppiate/areate, scoppiati/areati, scoppiato/areato, scoppino/areno, scoppiai/rei, scoppiamo/remo, scoppiando/rendo, scoppiasse/resse, scoppiassero/ressero, scoppiassi/ressi, scoppiaste/reste, scoppiasti/resti, scoppiate/rete, scoppiati/reti.
Usando "scoppiare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: scoppi * = pipiare; * more = scoppiamo.
Sciarade e composizione
"scoppiare" è formata da: scoppi+are.
Sciarade incatenate
La parola "scoppiare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: scoppi+oppiare, scoppia+are, scoppia+oppiare.
Intarsi e sciarade alterne
"scoppiare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: scopi/pare, spia/copre, sire/coppa.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Crepare, Scoppiare - Quando tali voci si riferiscono al corpo umano, sono iperboliche, e si usano a significare eccesso di mangiare e bere. Il Crepare accenna il mangiar tanto, che il ventre, disteso troppo, cominci a screpolarsi. - Lo Scoppiare indica eccesso maggiore, per cui il ventre possa anche aprirsi con violenza. - «Mangiò tanti fagiuoli, che fu per crepare. - Chi troppo mangia, scoppia.» [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Dilefiare, Crepare, Scoppiare, Morire - Tutti in senso iperbolico: il primo, che val morire o perdere il fiato, è voce bassa, ignobile affatto, e tale da non metterla in corso. Crepare dalla rabbia, dall'invidia, non è, come si vede, tenere questi sentimenti in sè, ma bensì espanderli, conservandone però tanto da sentirne doglia, affanno grave. Scoppiare invece dice o significa averne tanta in sè da non potervela più trattenere perchè altrimenti il cuore ne scoppierebbe. Crepar dalle risa è ridere smodatamente e fuori di modo; scoppiare il riso, scoppio di riso, e anche scoppiar dalle risa è sfuggirne proprio uno scoppio, o essere lì lì per lasciarlo sfuggire. Morire di voglia, è aver voglia grande: di curiosità, d'invidia ecc., è averne, provarne tanta da sentirsi come mancare il cuore e quasi morire. [immagine]
Spaccare, Crepare, Screpolare, Scoppiare, Fendere, Fessura, Fenditura, Fesso, Fendente, Colpo; Fendè, Fesse; Spaccone, Spaccamontagne; Spaccata - Fendere è tagliare un oggetto in due, di netto; spaccare è fendere con forza, con rumore e slargando di molto il taglio fatto; crepare è neutro; crepa da sè l'oggetto il quale per interna forza che vuole espandersi si rompe; ha senso traslato in crepare di rabbia, crepare dalle risa e simili; scoppiare è un più forte crepare e rumoroso; poi nello scoppio la cosa va in più pezzi; le granate o bombe scoppiano; scoppia il cuore dal dolore represso. La fessura può essere effetto di azione interna, intransitiva, dirò così; la fenditura è invece effetto di forza esterna, transitiva; nel legno, ne' muri si fanno fessure per il maggiore asciugamento dei medesimi; le fenditure si fanno colla scure, collo scalpello e martello o altro istrumento. Fesso è fessura più grande; poi è participio del verbo fendere. Fendente è colpo di sciabola che taglia di netto. Colpo è più generico; ha molti usi e significati notissimi. Fesse, nota Tommaseo, meglio nel neutro passivo; fendè, nell'attivo; un coccio si fesse; quegli fendè un ramo d'un colpo di scure; ciò è vero e giusto; però quel fesse mi suona male all'orecchio. Da spaccare, spaccone, uomo che le conta grosse, che esagera; e così spaccata, cioè esagerazione, bomba; spaccamontagne, cioè gradasso, in parole; ammazzasette, poffarbacco e simili. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Scoppiare - V. a. Da COPPIA. Rifl. Guastarsi la coppia, Disgiungersi. Lasc. Rim. 1. 83. (C) Scoppierannosi i frati, Correndo in furia in queste parti e in quelle Per l'influenza delle pappardelle. Buon. Tanc. 5. 7. Qualcun si scoppi, Chi si raddoppi, Poi ciascun pigli per mano La sua dama, e andiam pian piano.
Scoppiare - V. n. ass. Spaccarsi, o Aprirsi, e si dice di quelle cose che per la troppa pienezza o altra violenza s'aprono e si rompono, per lo più facendo strepito. Dant. Purg. 20. (C) Senz'armi n'esce (di Francia), e solo con la lancia Con la qual giostrò Giuda; e quella ponta (appunta contro i Fiorentini) sì, ch'a Fiorenza fa scoppiar la pancia. (Qui fig.) Din. Comp. 3. 71. Tal cittadino vi fu, che per fame patita mangiò tanto, che gli scoppiò. Pass. 83. Tanto pianto soprabbondò, che la natura nol potè sostenere, anzi le scoppiò il cuore e cadde morta. Bocc. Nov. 3. g. 8. Avevano sì gran voglia di ridere che quasi scoppiavano. Vit. S. M. Madd. 13. Alcuna volta gettava fuori un grido con dolorosi sospiri, che pareva che 'l cuore le scoppiasse.

2. Trasl. Dant. Purg. 16. (C) Ma io scoppio Dentro a un dubbio, s'io non me ne spiego Prima era scempio, e ora è fatto doppio (cioè, ho grandissimo desiderio d'esser chiarito d'un dubbio). E 31. Come balestro frange (si rompe) quando scocca Per troppa tesa la sua corda e l'arco… Sì scoppia' io sott'esso grave carco (della vergogna dolorosa), Fuori sgorgando lagrime e sospiri (cioè, non mi potetti più contenere). E Inf. 17. Per gli occhi fuori scoppiava lor duolo. Bern. Orl. Inn. 7. 76. Sì gran pena assalillo, e dolor tanto Che fuor degli occhi gli scoppiava il pianto. Petr. Frott. So ben ch'io parlo a sordo; ma io scoppio Tacendo, e male accoppio Questo detto con quello (cioè, peno, duro fatica).

3. Per Pullulare. Dav. Colt. 177. (C) Conciossiachè il calor naturale… vien fuori nel pedale e nelle ramora, e tiravi l'umore che l'impregna, e scoppia per quelle in messe, fiori e frutti. [Cam.] Magazz. relaz. varie, p. 82. Questi (cocchi di palme) scoppiano in pochi giorni la loro vermena. (Qui att.)

4. [Val.] Trasl. Spiccar fuori, Nascere. Bart. Simb. 421. In quel secolo de' Poeti, quando gli uomini scoppiavano fuor del ventre alle querce, e n'erano padri i roveri e i cerri. (Qui non bello.) Fiamm. = 5. 98 (C) Egli non è di quercia, o di grotta o di dura pietra scoppiato.

5. Altro trasl. Dant. Inf. 23. (C) E come l'un pensier dell'altro scoppia, Così nacque di quello un altro poi; Che la prima paura mi fe' doppia. I' pensava così… E Purg. 31. Ma quando scoppia dalla propria gota L'accusa del peccato in nostra corte, Rivolge sè contra 'l taglio la ruota (quand'esce, per la forza della coscienza, la confessione della reità dalla bocca del reo stesso, la Giustizia divina dà luogo alla misericordia). Salv. Inf. sec. 233. (Man.) Se adunque più alti non sono (i modi di dire), nè più figurati; anzi nè sì figurati a gran pezza, nè così alti, cade a terra il vostro argomento, e scoppiane contraria conclusione. [F.T-s.] Dav. Tac. Stor. 1. 26. Di questa sedizione scoppiarono molti indizii.

6. Scoppiare, per Morire. Gell. Sport. 3. 2. (M.) E io ti so dire che ella lo torrà, o io la caccerò in un munistero, e farovvela stare s'ella scoppiasse. [Val.] Fag. Rim. 3. 289. Il pover preghi ch'egli scoppi presto.

7. [Val.] Modo d'imprecazione. Fag. Comm. 1. 11. Raccomandatemi a quel vecchio garbato e bello, che possa scoppiare. E 1. 238. Che tu possa scoppiare!

8. Detto di acqua vale Scaturire. [Tor.] Vett. P. Colt. Uliv. 21. Giardino, fornito d'acque, et che scoppiano quivi, et che vi son condotte d'altronde.

9. Del fuoco. Sagg. nat. esp. 128. (C) Non altrimenti che nelle sotterranee e profonde mine il rabbioso fuoco scoppia con impeto e s'apre furiosamente ogni via.

10. Scoppiare, dicesi anche per Far rumore, come quello degli archibusi, e di simili strumenti, quando si scaricano, che sono anche detti scoppi, scoppietti. Ar. Fur. 9. 75. (C) Dietro lampeggia a guisa di baleno, Dinanzi scoppia, e manda in aria il tuono. Mil. M. Pol.1. 174. (M.) Le canne iscoppiano, perchè si mettono verdi nel fuoco, e quelle si torcono e fendono per mezzo, e per questo fendere fanno tanto romore, che s'odono dalla lunga presso a cinque miglia.

11. Scoppiare, parlandosi d'archibusi, e sim., si dice anche del Rompersi e Aprirsi la canna nell'atto dello scaricarsi. (C)

[Cont.] Delle palle esplodenti. Lupic. Disc. mil. esp. 20. Palle di bronzo, o d'altra mestura, ripiene di polvere fina o d'altro fuoco avvelenato, per servirsene col mezzo dell'artiglierie per iscagliarle negli eserciti… se queste palle restano fatte qualche tempo, gli stoppini e la polvere e altre mesture che vi sono drento nelle stagioni secche diventan alide e ne' tempi umidi si riducon frali; talchè, operandole, o elle scoppiano nel pezzo, o per aria.

[Cont.] Del vetro temperato, o altra materia in istato di violenta tensione. Mont. Specul. fis. 20. Improntata che sia una lastretta di vetro, ed estratta subito di fuoco acciò conservi l'impronto; freddandosi, qualora ella sia molto grossa, accade molte volte che ella scoppia in pezzi cominciando la frattura dal mezzo di essa e a guisa di molti raggi spandendo le fissure.

12. Scoppiare, della frusta o sferza. Chiabr. Fir. 5. 64. (M.) E senza sproni al piede Ha sferza nella man, che scoppia e fiede. [L.B.] In Tosc. e anco nel Ven. Schioccare.

13. Att. Mandar fuori. Magal. Lett. Scient. 22. (Man.) Scoppiano questi (rami) un bottone di cinque piccolissime foglie verdi.

14. Altri modi.

[Val.] Fare scoppiar gli occhi. Farli crepare. Bart. Simb. 208. Gli fe' scoppiar gli occhi dal capo. – Ora si dice: Cavare gli occhi a uno, Cavargli gli occhi di testa.

15. Scoppiare dalle risa e † delle, vale Ridere smoderatamente. Franc. Sacch. Nov. 64. (C) Tutti quelli d'attorno scoppiavano delle risa. Boez. Varch. 2. pros. 6. Se tu vedessi che fra i topi alcun di loro s'appropriasse ragione e potestà sopra gli altri, non iscoppiaresti tu dalle risa? Malm. 9. 65. Il tutto osserva, e scoppia dalle risa.

16. Scoppiare di rabbia, d'invidia, di fiele, o sim., vale Esser fortemente agitato dall'invidia, ecc. Morg. 1. 11. (M.) Gan per invidia scoppia. E 16. E scoppia e 'mpazza di sdegno e di duolo. Menz. Sat. 3. (C) Che le Muse Romane in Elicona Mi sconsacraro, e tra gl'ingegni rari (Scoppia di fiele) il nome mio risuona. Lab. 201. Ella sarebbe di stizza e di veleno scoppiata (cioè, avrebbe dato in ismanie, sarebbesi violentemente adirata).

17. Scoppiare il cuore a uno per checchessia, si dice dell'Averne gran dispiacere, o compassione. Car. Lett. 1. 90. (C) Oltre a infiniti rispetti che mi fanno affigger della sua morte per conto mio, me ne scoppia il cuore per amor vostro. Tac. Dav. Vit. Agr. 402. (M.) Ma a me, e alla figliuola tua, oltre all'acerbezza di aver perduto un tanto padre, scoppia il cuore, che non ci sia toccato ad assistere nella sua malattia. [G.M.] Segner. Quares. 17. 8. Mi scoppia il cuore a ridirlo. Red. Lett. Oltre a infiniti rispetti che mi fanno affligger della sua morte per conto mio, me ne scoppia il cuore per amor vostro. [Tor.] Dat. P. e P. 75. Questo so ben io, o compagni miei, e me ne scoppia il cuore a pensar solo, che se noi non compariremo in campo il destinato giorno, che i nemici nostri… potranno dire di noi…[Val.] Fortig. Ricciard. 23. 10. Me ne scoppia il cuore in petto, tanto mi tormenta.

18. Scoppiare in villanie. Eccedere in villanie. Infar. sec. p. 221. lin. 6. (Gh.) Con isconce parole scoppia (Achille) in bruttissime villanie contro al Re.

[T.] Nel pr. T. La macchina scoppiò. Prov. Tosc. 289. Quando il cesso è troppo pieno, gli scoppiano i doccioni. (Fig. non pulita, ma giusta.)

II. [L.B.] Tumore o bubbone, quando s'apre da sè, venuta la materia a capo, Scoppia.

III. T. Siccome delle piante che mettono s'è veduto Scoppiare, e gli aurei Lat. Trudere gemmas; così Scoppia il pulcino dall'uovo.

IV. Di fuoco e sim. T. La mina scoppiò. – Fare scoppiare la mina. – Scoppiò l'incendio.

T. Eruzione che scoppia. – Fulmine che scoppia.

T. Trasl. Aless. Manz. Di quel sicuro il fulmine Tenea dietro al baleno: Scoppiò da Scilla al Tanai, Dall'uno all'altro mar.

V. Di pers. per enf. T. Prov. Tosc. 315. Chi troppo mangia scoppia (ancora più vero nel fig. che nel pr.).

Altra enf. T. A questi stelloni si scoppia dal caldo. – Aprite le finestre: qui si scoppia dal caldo.

VI. T. Piuttosto per enf. Pareva ch'egli scoppiasse, dovendo in quell'atto rattenere violentemente il respiro.

T. In senso sim. Se non parlo, scoppio.

T. Crepare di fatica, dalla fatica, non Scoppiare, suol dirsi.

VII. Di forte affettuoso dolore. T. Lor. Med. Oltre l'avere perduta la madre, che, solo a ricordarla, mi scoppia il cuore. (Qui veramente Magnifico.) Per più enf. Scoppia il cuore dalla compassione degli altrui patimenti. – Disse parole che facevano scoppiare il cuore.

VIII. T. Scoppiare in pianto, Prorompere in lagrime non senza suono. Non s'userebbe se non d'atto subito, e di pianto che non si possa rattenere. Scoppiare in lagrime non si dice.

IX. Scoppiar dalle risa, non mai Dal riso.

Fig. T. Prov. Tosc. 185. Se gennaio sta in camicia, febbraio scoppia dalle risa (gennaio nevoso o asciutto fa il marzo allegro promettitore di buona annata).

Altro modo sim. T. L'adunanza scoppiò tutta in una risata sonora. – Scoppiano le risa stesse, quando son numerose e improvvise, e di molti.

X. T. Dello starnuto, non com.; e non pr. se non sia strepitoso. [Cors.] Salvin. Disc. Accad. 2. Ancor esso (il sole), quasi penna leggieri gentilmente insinuandosi nelle nari… fa scoppiar lo starnuto.

XI. Trasl. T. Minaccie che scoppiano in sonetti.

Ass. più serio. T. L'ira scoppiò. E la pers. Scoppia in un moto subito d'ira, di rabbia.

T. Scoppiare del tumulto. [Cors.] Pallav. Stor. Conc. 8. 5. Al primo scoppiar della guerra.
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