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Informazioni utili online sulla parola italiana «scaricare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Scaricare

Verbo

Scaricare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è scaricato. Il gerundio è scaricando. Il participio presente è scaricante. Vedi: coniugazione del verbo scaricare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di scaricare (alleggerire, deporre, liberare, sgravare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola scaricare è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: sca-ri-cà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con scaricare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Cerchi sempre di scaricare sugli altri le tue responsabilità: impara a gestire meglio le tue azioni!
  • Per scaricare i sacchi dalle stive delle navi i facchini se li caricavano sulle spalle.
Non ancora verificati:
  • La settimana scorsa ho dovuto scaricare un piccolo rimorchio con della legna da ardere.
Citazioni da opere letterarie
I pescatori di trepang di Emilio Salgari (1896): — Senza dubbio, Horn, e saliranno il fiume, ma non possiamo lasciarci divorare per evitare il loro ritorno. Appena potremo muoverci, ci salveremo nei boschi. Attenti che i coccodrilli arrivano e badate a scaricare le armi nelle loro gole o le palle si schiacceranno sulle loro robuste scaglie.

Dopo il divorzio di Grazia Deledda (1902): — Diavolo, diavolo, diavolo... — mormorava. Trasse il piede dalla staffa, lo sollevò. — Diavolo, diavolo, al diavolo chi ti ha cotto... — E fu in piedi, tutto bagnato. — Ecco, ora arrangiatevi, — disse irosamente, avviandosi alla cucina. Le due donne dovettero scaricare il cavallo, poi Giovanna rientrò e subito Brontu chiese da bere, per asciugarsi.

I Malavoglia di Giovanni Verga (1881): Alfio che aveva fretta d'andare a scaricare il vino della Santuzza, non sapeva risolversi a partire, e rimaneva a chiacchierare della bella cosa che era il fare l'oste, un mestiere col quale si ha sempre il suo guadagno, e se aumenta il prezzo del mosto basta crescere l'acqua nei barili. — Lo zio Santoro si è fatto ricco in tal modo, ed ora chiede l'elemosina per passatempo.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per scaricare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: scaricate.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: caricare.
Altri scarti con resto non consecutivo: sciare, scia, scie, sari, sara, saia, sacre, sire, cariare, caria, carie, cara, caia, caie, cric, cria, crie, cica, aria, arie, arca, arare, arre, acre, rare.
Parole con "scaricare"
Finiscono con "scaricare": riscaricare.
Parole contenute in "scaricare"
are, ari, care, cari, scari, carica, scarica, caricare. Contenute all'inverso: era, ira.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "scaricare" si può ottenere dalle seguenti coppie: scarica/ricaricare, scarico/ricoricare, scaricai/ire, scaricamenti/mentire, scaricamento/mentore, scaricata/tare, scaricatore/torere.
Usando "scaricare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: discarica * = dire; casca * = caricare; cosca * = coricare; * areata = scaricata; * areate = scaricate; * areati = scaricati; * areato = scaricato; ricasca * = ricaricare; * rendo = scaricando; * evi = scaricarvi; * resse = scaricasse; * ressi = scaricassi; * reste = scaricaste; * resti = scaricasti; * retore = scaricatore; * retori = scaricatori; * ressero = scaricassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "scaricare" si può ottenere dalle seguenti coppie: scaricata/atre, scaricato/otre.
Usando "scaricare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = scaricata; * erte = scaricate; * erti = scaricati; * erto = scaricato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "scaricare" si può ottenere dalle seguenti coppie: scarica/area, scaricata/areata, scaricate/areate, scaricati/areati, scaricato/areato, scaricai/rei, scaricando/rendo, scaricasse/resse, scaricassero/ressero, scaricassi/ressi, scaricaste/reste, scaricasti/resti, scaricate/rete, scaricati/reti, scaricatore/retore, scaricatori/retori.
Usando "scaricare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: dire * = discarica; scarica * = ricaricare; scarico * = ricoricare; * mie = scaricarmi; * tiè = scaricarti; * vie = scaricarvi; * torere = scaricatore; * mentire = scaricamenti; * mentore = scaricamento.
Sciarade e composizione
"scaricare" è formata da: scari+care.
Sciarade incatenate
La parola "scaricare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: scari+caricare, scarica+are, scarica+care, scarica+caricare.
Intarsi e sciarade alterne
"scaricare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: sacre/cria.
Intrecciando le lettere di "scaricare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = scaricatrice.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Scaricare - e † SCARCARE. V. a. e N. ass. Levare, o Posare il carico da dosso, Sgravare. Bocc. Nov. 10. g. 8. (C) Facendole scaricare, tutte in un fondaco, il quale in molti luoghi è chiamato Dogana…, le portano. Buon. Fier. 3. 1. 7. (M.) Che lanternoni, e che gabbion son questi, Di che voi vi siete ora scaricati? [Cont.] Vas. V. Pitt. Scul. Arch. II. 247. Dopo, per consiglio di Michelozzo, da chi governava allora la città fu ordinato che si dovesse ancora sopra gli archi di quelle colonne scaricare ed allegerire il peso di quelle mura che vi erano. Cart. Art. ined. G. III. 258. Però nell'abbozzarli e scaricarli di gravezze (questi misti), si va adagio, lassandoli più pieni per sicurtà loro.

[G.M.] Scaricare il baroccio; Scaricare il mulo, il cavallo.

[Cont.] In forza di Sost. Cart. Art. ined. G. II. 28. Quella faccia… faceva qualche dimostrazione, dove che io per chiarirmene meglio e solo insieme con tutti i maestri mettemmo diligentissimamente molti segni; e, veduto pure che la faceva qualche dimostrazione, mi risolvei darle maggiore aiuto, parte con lo scaricare, col rifondare, apontellare, legare, ed alzare prestissimamente il bastion che la ricalzi ed appoggi.

[Cont.] De' rami troppo carichi di frutta, da cui se ne tolgono alcune. Sod. Arb. 217. È opera di amorevole agricoltore scaricare gli arbori aggravati di troppo frutto, lasciando i più grossi vegnenti e belli; e non si curando di guastar l'arbore, che duri poco, conducendogli tutti, puntellinsi con diligenza i rami che per i venti non si possano scoscendere, e gli maturerà tutti, ma gli si scemerà di vita assai. Cr. P. Agr. II. 170. I più bassi (rami) con le scale si scarichino da' frutti, perchè questo arbore ha i rami molto rompevoli.

2. E per simil. Ar. Fur. 35. 11. (M.) In quel fiume che Lete Si noma Scarcava, anzi perdea la ricca soma.

3. Fig. Bocc. Nov. 6. g. 3. (C) E nov. 8. g. 9. Gran peso mi resta… del quale, coll'ajuto di Dio, spero assai bene scaricarmi.

4. Detto delle navi, che lasciano ove che sia il loro carico. [Cont.] Cr. B. Naut. med. V. 542. Abbordare alle scale, o moli, le barche ed altri vascelli piccoli che caricano o scaricano le merci. Casar. Spieg. Cons. mare, 274. Se in quel luogo vi saranno barche, o bastimenti atti a questo effetto, dovrà il padrone prendergli a pigione a qualsisia prezzo, e scaricarvi sopra le merci finchè abbia rimediato al pericolo.

[Cont.] Per ell. Doc. Cap. Er. Arch. St. It. XV. 291. All'incontro delle quali sono andati di Pisa più barchette, giudichiamo per scaricare da quelle a fine se ne possino tornare al galeone. Cons. mare, 88. Loco, nel quale il navilio farà porto per scaricare. = Franc. Sacch. Nov. 154. (M.) Uno padrone d'una nave, la quale pochi dì nel porto di Genova… aveva scaricato (può anche essere attivo, prendendo in quarto caso la quale).

[Cont.] Barche da scaricare. Chiatte, e sim. Cons. mare, 274. Se quel loco dove il caso di ventura gli interverrà, fussino barche da scaricare che lui possa avere per denari, lui le debba appigionare, e far discaricare insino che sia a salvamento.

5. Trasl. Guid. G. (C) Gente infinita d'infinite parti vennero in quell'isola, femmine e uomini, per iscaricarsi de' lor boti (cioè soddisfarsi, sgravarsi la coscienza). Vit. Barl. 14. Queste cose non potremo noi conoscere di qui a che noi non siamo scaricati di questa mortal carne (cioè, sciolti, separati). Buon. Fier. 4. 2. 7. Delle passate fiere dir carote, E scaricar miracoli (cioè, riferire, vantare). S. Cat. Lett. t. 2. l. 22. Volentieri l'avrei detto alla vostra propria persona per scaricare a pieno la coscienza mia.

6. Per Scagliare, Vibrare. Bern. Orl. Inn. 4. 7. (M.) E nondimeno attende scaricare (colpi). E 20. 29. Colui la mazza scarica a furore, Costui gli rispondeva ben col brando. Bart. Uom. Punt. Introd. Mineride… scontratosi a vedere in campagna un suo gagliardo lavoratore levare a due mani alto la zappa, e scaricar gran colpi in atto di fendere e d'aprir la terra, e stritolarne le zolle, tutto raccapricciossi. Segner. Pred. Pal. Ap. 2. 6. Chi potè però scaricare sopra eroe sì magnanimo colpo tale, che lo atterrasse? T. Baruff. Canap. 111. Stanno i lor colpi a scaricare intenti Sulla manata prima, che lor porge La donna accorta. [G.F.] Fam. Scaricare tante legnate. Gli ha scaricato de' buoni pugni.

T. In senso sim. Scaricare ingiurie, insolenze.

T. Scaricare addosso, in senso piuttosto mater.; Scaricar sopra, anche trasl. V. più sotto ADDOSSO in altra accezione.

7. Trasl. Segner. Penit. instr. 15. (M.) E sebbene non deve l'uomo tralasciare allora però le sue devozioni, i suoi digiuni, ed altre buone opere, per le quali il Signore viene molto a sospendere quei gastighi, che, tolte quelle, scaricherebbe con furia. [G.M.] E Crist. instr. 1. 10. Il più spaventoso gastigo che abbia mai scaricato la divina giustizia sopra alcun re d'Israele, fu quello che scaricò sopra Sedecia. E Quares. 15. 5. Che funesto spettacolo, veder quel diluvio di fuoco che Dio scaricò sopra Sodoma, sol per punirla di sue lascivie nefande! (T. Inconveniente a Dio.)

8. Parlandosi di Colore, vale Fargli perdere alquanto della sua vivacità. Farlo men carico. [Cont.] Neri, Arte vetr. I. 26. I colori si caricano sempre mai con dare nuova polvere, e si scaricano con cavare del vetro tinto e metterne del bianco non tinto, e della medesima natura e qualità, e così tutti i colori si riducono al segno desiderato. = E altrove: (M.) Se fosse troppo carico (di colore), dàgli un poco di manganese, che lo fa scaricare.

9. Scaricarsi, parlandosi di fiumi, si dice del Mettere, o Sboccare l'acque loro in altro fiume, o sì vero nel mare. T. Vinc. Mot. Pes. Acq. 2. 82. Facendo scaricare gli stagni per luoghi più bassi. = Stor. Eur. 5. 107. (C) Di questo esce Motala fiume, che si scarica in mare a Levante poi che ha trascorso il lago Roseno. [Cont.] G. G. Sist. I. 472. Scaricandosi in esso (mar negro) grandissimi fiumi, nel dover passare e sgorgar tanto profluvio d'acque per lo stretto quivi il corso è assai notabile. T. Torric. Iscrittur. var. 4. 141. Quell'acqua, la quale ora si scarica in sette tempi, allora si scaricherebbe prossimamente in cinque: poco acquisto. [Val.] Bart. Simb. Pref. Arasse… mette foce e si scarica nel mar Caspio. Cocch. Bagn. 411. Acque, le quali si vede che con difficoltà ei cercavano di scaricare nel Serchio.

[Cont.] Di canale. Florio, Metall. Agr. 294. Canal… che da una banda o è aperto, e si scarica o nel vaso o nel lavatoio, o è chiuso e nel mezzo forato, per vôtarsi ne la fossa che gli è sotto; nel qual modo l'acqua, cavatone il zaffo, se ne va per diritto in quella.

E att., nello stesso signif. [Cont.] Leo. da Vinci, Moto acque, VIII. 39. Il fiume, nello sboccamento che fa, scarica un tanto peso d'acqua in tanto tempo. = Gal. Sist. 435. (M.) Si potrebbe dire che l'acqua tutta del Mediterraneo cali perpetuamente verso lo stretto, come quella che deve andare a scaricare nell'Oceano l'acque de' tanti fiumi, che dentro vi sgorgano. Bellin. Disc. 1. 6. Sempre si mantiene l'istesso, nè mai si secca quel fiume che quanto di acque scarica, e smarrisce nel mare, altrettanto ne ritrova, e ne riceve dalla sorgente.

[Cont.] Di canale, cannella, o cannello. G. G. L. VI. 358. Il corto (canale) averebbe scaricate le prime sue cento palle, quando il lungo comincerebbe a scaricar la sua prima. Cast. Mis. acque corr. 8. Se la prima cannella sarà veloce dieci volte più della seconda, sarà necessario che la seconda sia dieci volte più grande ed ampla della prima; e in tal caso le cannelle scaricheranno sempre eguale quantità d'acqua in tempi eguali. Bart. D. Tens. Press. VI. Del rimanente (mercurio), onde eran pieni (i cannelli), si sono scaricati versandolo nel medesimo vaso.

[Cont.] Dicesi dell'acqua torbida che, facendo deposizioni, scema la quantità di limo tenuto in sospensione. Leo. da Vinci, Moto acque, V. 41. L'acqua di caduta potente cava il terreno del luogo da lei percosso, e lo scarica dove il suo corso si fa più debole. E VI. 62. Quando essi sono alli luoghi dove tu vuoi che ivi scaricano detta terra, tali canali d'acqua si dividino in piccoli ramicelli d'acqua a modo di solchi.

10. Altri modi.

Scaricare archibuso, artiglieria, e sim., vale Fare uscir la scarica col dar loro fuoco. [Cont.] Dudleo, Arc. mare, III. 21. Avendo il primo rango de' moschetti tirato, s'abbassano con un ginocchio in terra a caricare di nuovo, mentre che il secondo rango possa scaricare sopra la testa del primo rango. Biring. Pirot. X. 10. Fanno scaricare un numero grande di code d'artiglierie in due riprese, che tutte gittano in alto palle di fuoco fatte come quelle che v'ho già detto che si mettono nelle trombe, quali in aere fanno un fuoco chiaro che pare una stella, e nell'ultimo si spezzano. =Cant. Carn. 27. (C) Bart. As. 12. 21. (M.) Ma quegli, o per inganno del fiume, o per troppa baldanza frettolosi, prima d'essere a tiro, scaricarono l'artiglieria, e perderono i miglior colpi. E appresso: Nè poterono rimettersi in qualche ordinanza, prima che i nostri scaricata a grande agio quattro volte tutta l'artiglieria, nè affondassero nove,… T. Targ. Alimurg. 88. Vi si fecero fuochi continui in più luoghi, e vi si scaricarono de' mastii, e mai non acconsentì il diaccio. = Segner. Crist. instr. 2. 20. 16. (M.) Al barlume della notte credutolo l'inimico, gli scaricarono addosso tutti i loro archibusi.

[Cont.] N. pass. Bandi Fior. III. 58. 37. Che nessuna persona… ardisca… introdurre in detti Stati, portare, o tenere alcuna sorte d'archibusi a ruota ancorchè fussero sforniti, e non atti a fare offesa o malefizio con lo scaricarsi.

[Cont.] Un'arma si può scaricare anche togliendone la carica con mezzi meccanici, senza darle fuoco. Sardi, Capo bomb. 57. Se fosse caricato (il pezzo) subito lo scaricherei, calando la bocca, e facendo pian piano uscire e cadere la palla in terra, dipoi con il cavafieno caverei il boccone, e con la cucchiara caverei la polvere; e, cavata, con otto o dieci libre di polvere lo sventerei e con la lanata bagnata in aceto diligentemente lo netterei.

[Cont.] Un'arma o Uno strumento a molla si scarica anche col togliere la molla motrice dalla tensione senza scattarla. Baldi, Aut. Er. 44. v.Impedimento che si pone alle balestre, acciocchè caricate non si scarichino, ma tengano quanto piace a noi.

[Cont.] E la molla stessa dicesi che così si scarica. Zonca, Macch. 89. Con molti giramenti è affermata (la molla) d'intorno a una mazza di ferro e riserrata medesimamente dentro da un tamburo di ferro di maggiore larghezza che non importa lo spazio dei ravolgimenti di quella, acciocchè si possi allargare quando si scarica. Spet. nat. XII. 246. La molla si scaricherebbe con furia, e farebbe girare le ruote e gli stili del quadrante con una prestezza stupenda, se qualche cosa non ne moderasse l'azione.

11. Scaricare checchessia addosso ad uno, fig., vale Rimettere ad uno la cura di checchessia. [Val.] Pucc. Centil. 44. 13. Delle 'mpromesse fatte nella 'mpresa, Al re di Francia scaricò la soma. = Guicc. Stor. 16. 798. (M.) Combattendo in lui da un canto l'utilità propria, dall'altro la sua mollizie, scaricò come spesso era usato di fare, addosso ad altri quello che a lui non bastava non so se la fronte, o l'animo di sostenere. Pros. Fior. 4. 2. 223. In così fatta pellegrinazione, come questa, io ho bisogno d'ajuto, e non mi si scarichino addosso i soprossi di casa.

12. Scaricare il ventre, vale Andare del corpo. Sagg. nat. esp. 115. (C) Come se veleno avesse preso, scaricò il ventre, e abbandonatasi affatto cadde morta sul vetro. Bellin. Disc. 1. 117. (M.) Dalla parte opposta vi è un foro, per lo quale… si scarica dagli escrementi del ventre.

T. Ass. Ha scaricato tanto.

13. Scaricare invenzioni, bugie, scuse, e sim, fam. con biasimo, vale Dir bugie non poche, Allegar scuse, e sim. Buon. Fier. 3. 2. 16. (M.) E dopo questo il terzo, ch'allor fia Che questi ritornati Dopo a palazzo, le belle invenzioni, Gli scarichi, le scuse, le bugie, Egli scaricheranno per difesa Del loro andare a zonzo.

14. Scaricar l'arco, il bolzone, o la balestra, si dice del Farla scoccare. Ar. Fur. 7. 12. (M.) Sotto due negri e sottilissimi archi, Son due negri occhi, anzi due chiari soli, Pietosi a riguardare, a mover parchi, Intorno a cui par ch'Amor scherzi e voli, E ch'indi tutta la faretra scarchi. (Qui in modo fig.) Gal. Sist. 164. (C) Nello scaricare il bolzone verso il corso della carrozza, l'arco imprime i suoi tre gradi di velocità in un bolzone, che ne ha già un grado.

15. [Val.] Scaricare la tavola di vivande. Consumarle, Mangiarle. Non com. Bart. Simb. 434. Vivande, delle quali altro non si faceva, che caricare, scaricare e ricaricare la tavola.

16. Scaricare la testa, vale Trarne per le narici, o altronde, i soverchi umori. (C) [G.M.] Prende un po' di tabacco per iscaricar la testa.

[Cont.] Ass. Scaricarsi. Dalla Croce. G. Cir. 116. 20. Nasce anco facilmente la febre mentre appar alcun'erisipila esteriore, o erpete, o altra infiammazione; perciochè in questi movimenti, volendo la natura scaricarsi e scacciar l'umor diverso in parte ignobile, concentra il natio calore.

17. Scaricare la vescica, vale Orinare. Lab. 258. (Man.) Non meno che gli altri panni, quella le conviene in alto levare, quando secondo l'opportunità naturale, vuole scaricare la vescica.

18. Scaricarsi di famiglia, o sim., vale Scemar famiglia, Rimandare qualche servitore. Bern. Lett. 4. (Man.) Ecco che a poco a poco voi vi scaricate di famiglia.
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